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Acquistare la tua prima casa, parte 1

01-05-2023 00:00

realmentecasa

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Acquistare la tua prima casa, parte 1

Oggi parliamo di un argomento che sta a cuore a molte persone: l’acquisto della prima casa. Come valutare un immobile oggettivamente e non soggettivamente?

Oggi parliamo di un argomento che sta a cuore a molte persone: l’acquisto della prima casa.

Potrà sembrare un argomento banale ma in realtà non lo è. Ci sono, infatti, molti aspetti che la maggior parte delle persone non tengono in considerazione.

C’è chi fa un acquisto di pancia, c’è chi ragiona e razionalizza troppo.

Ma quanti, realmente, analizzano i dati per quello che sono riuscendo a compiere una mediazione tra le due situazioni appena presentate?

Andiamo con ordine, allora, e cerchiamo di fare un po' di chiarezza precisando che questa rubrica non vuole essere una guida dedicata a scoprire quale sia la strategia migliore per procedere all’acquisto, bensì offrire spunti di riflessione per evitare di perdersi nella quantità infinita di proposte immobiliari che i maggiori siti mettono a disposizione.

 

Crediamo di poter affermare, senza ombra di dubbio, che le prime decisioni da prendere siano proprio queste:

  • Scegliere la giusta zona;
  • Scegliere che tipologia di immobile acquistare: un appartamento, una villetta o una soluzione semi indipendente;
  • Definire il budget;
  • e di conseguenza decidere se acquistare un immobile nuovo, recentemente ristrutturato o da ristrutturare.

 

Pertanto partiamo dalla prima questione: scegliere la zona giusta. 

Ma come si fa a comprendere quale sia? Ebbene ci sono dei dati oggettivi che sicuramente ci possono permettere di fare una prima scrematura.

  1. Sicuramente la vicinanza o meno al posto di lavoro. Quanto siamo disposti a viaggiare per allontanarci da casa? Se poco, la risposta ce la siamo già data. Dobbiamo scegliere un immobile vicino alla sede del nostro ufficio. Se molto, allora potremo spaziare in zone più lontane, magari meno costose e più verdi.
  2. La presenza o meno di buone scuole e di aree verdi nelle vicinanze. Per chi ha figli questa variabile potrebbe essere fondamentale.
  3. La vicinanza ai genitori: se i nonni sono giovani potrebbero avere una marcia in più nell’accudimento dei nostri figli. Se invece sono già in là con l’età, potrebbe essere una nostra comodità averli a portata di poche centinaia di metri.
  4. La vicinanza o meno alle stazioni della metropolitana (se si abita in una grande città) o alle fermate dei mezzi pubblici. I mezzi di trasporto possono diventare una discriminante fondamentale se non si ha la patente o la macchina o se ci si deve spostare, evitando il traffico, nelle grandi città.
  5. La conoscenza o meno del quartiere o del paese. 

Se si tratta di un quartiere di una grande città sarebbe fondamentale comprendere di che tipo di rione si tratti: residenziale, universitario, lavorativo, con locali serali o periferico e in espansione, magari vicino ai grossi centri commerciali.

Per ognuno di loro ci sono dei pro e dei contro che vanno attentamente valutati, anche perché potrebbero influire sul prezzo finale di acquisto.

I quartieri residenziali, ad esempio, hanno la tranquillità dalla loro ma potrebbero essere meno serviti dei quartieri più commerciali. I prezzi di vendita potrebbero essere più alti ma le case dovrebbero essere più facilmente rivendibili.

I quartieri con locali serali potrebbero essere divertenti. Avere a portata di mano bar, locali e ristoranti sarebbe senz’altro una grossa comodità ma si potrebbe risentire della troppa confusione serale e avere, quindi, difficoltà a rivendere.

Se invece si opta per acquistare in un paese limitrofo alla grande città, sicuramente si gioverà di maggiore tranquillità, spazi verdi e week end all’insegna dell’aria aperta ma dall’altro lato, se si lavora in città, si dovrà fare il pendolare.

Se invece si lavora in provincia allora potremmo dire che di dubbi non se ne dovrebbero più avere: ci sono zone meravigliose e, comunque benché fuori dal caos cittadino, ricche di attività, locali e ristoranti. 

Anche nei piccoli sobborghi, però, ci sono i quartieri sì e quartieri no. Quindi ti consiglieremmo di fare molta attenzione anche a questa scelta.

 

Diamo uno sguardo ora alla seconda questione: appartamento, villetta o soluzione semi indipendente?

Anche in questo caso la scelta, benché possa sembrare del tutto personale, nasconde, in realtà, molti fattori oggettivi che bisogna attentamente valutare.

In via preliminare (riprenderemo l’argomento in un post successivo per dargli il giusto spazio di analisi) possiamo sicuramente affermare che optare per una soluzione indipendente ci garantirà:

  • Nessuna spesa di amministrazione e parti comuni;
  • Spazi esterni maggiori e personali, in grado di garantire la propria privacy; 
  • Posto auto, garage o box di solito a portata di borse della spesa perché situati nel proprio giardino/cortile.

Di contro, però, il prezzo di acquisto sarà più alto rispetto a quello di un appartamento nella stessa zona, così come le spese di manutenzione.

Per quanto riguarda gli appartamenti invece, i fattori a favore sono:

  • i prezzi più bassi per l'acquisto;
  • la possibilità di dividere alcune spese di gestione e manutenzione dell'edificio con i condomini;
  • inoltre, se si vuole abitare in centro città o nelle zone limitrofe, tendenzialmente sarà molto più facile trovare un appartamento rispetto a una villetta o una casa indipendente;
  • maggiore sicurezza per chi vive da solo grazie alla presenza del vicinato;

D’altro canto la condivisione degli spazi comuni potrebbe risultare non particolarmente piacevole in caso di vicinato rumoroso, soprattutto nelle ore serali e notturne; difficoltà nel trasporto della spesa (se il box/posto auto è lontano o se addirittura non c’è), dei passeggini e delle biciclette (in caso mancasse l’ascensore).

 

Affrontiamo ora la terza questione: quella del budget.

La valutazione della propria situazione economico-finanziaria è davvero un passaggio fondamentale, anche perchè gli effetti economici del comprare casa potrebbero proseguire nel corso degli anni, mettendo a dura prova il bilancio delle famiglie. Bisogna determinare il tetto massimo di spesa e comprendere se si vuole optare per una nuova costruzione, una casa ristrutturata di recente o un immobile da ristrutturare, 

Da questa scelta dipenderà infatti la decisione definitiva sull'importo totale da investire. Se si prevedono importanti lavori di ristrutturazione, la somma destinata al solo acquisto dell'immobile sarà inferiore al budget, perché si dovranno poi far rientrare anche i costi degli interventi. 

Al contrario, si sarà disposti a spendere un po' di più per una casa già ristrutturata e magari già arredata.

Nel budget che si metterà a disposizione, inoltre, si dovrà tener conto anche di altri aspetti come le spese notarili, le imposte e l’eventuale agenzia.

 

Ma quindi è meglio comprare una casa nuova, ristrutturata di recente o da ristrutturare?

Anche qui possiamo trovare dei criteri oggettivi che ci possono guidare nella scelta.

Una casa nuova ci permetterà la personalizzazione apportando modifiche ai materiali o alla distribuzione delle pareti interne, specialmente se l’edificio è ancora in costruzione. Inoltre, di solito, le abitazioni moderne sono efficienti dal punto di vista energetico, dal punto di vista tecnologico e per quanto riguarda l’uso dei materiali.

Una casa da ristrutturare, invece, potrebbe consentire di avere spazi più ampi (le case di una volta hanno solitamente stanze e finestre più grandi, soffitti più alti e possono avere delle stanze aggiuntive, che possono rivelarsi molto comode) oltre al fatto che, per le ristrutturazioni, esistono molte agevolazioni fiscali (ma di questo parleremo in un altro post).

 

Infine, quindi, riassumendo quanto detto finora, possiamo affermare che, al di là degli aspetti soggettivi che ci spingono in una direzione piuttosto che in un’altra, esistono situazioni oggettive che ci possono aiutare nella scelta del nostro tanto desiderato immobile e che è bene tenerne conto per non sbagliare la nostra valutazione.