Questa settimana parliamo della direttiva Case Green.
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Tema che, in Italia, in questi giorni, viene trattato in maniera collaterale da quando il Governo, con la nuova finanziaria, ha deciso di stravolgere le agevolazioni in essere fino allo scorso anno per l’efficientamento energetico.
Agevolazioni che, se da un lato sottostavano ad una normativa nazionale, da un altro erano mosse da una volontà ben più ampia, quella europea, che nel frattempo non è venuta meno.
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Anzi.
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L’ Europarlamento si riunirà , in sessione plenaria, dall’11 al 14 marzo 2024 per approvare il testo della cosiddetta direttiva Case Green che, dopo un ultimo passaggio in Consiglio, andrà in Gazzetta Ufficiale.
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Ma vediamo, a grandi linee, cosa prevede questa direttiva che prende come punto di riferimento il 2020, considerato l’anno zero:
- taglio dei consumi energetici medi di almeno il 16% entro il 2030;
- del 20% – 25% entro il 2035;
- stock abitativo a zero emissioni per il 2050.
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Difficile immaginare quale potrà essere lo scenario in Italia nei prossimi anni.
Anche perché, se da un lato, Bruxelles, avrà il compito di stabilire gli obiettivi, spetterà , poi, ai singoli stati membri ipotizzare e realizzare il proprio progetto.
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L’Italia dovrà , quindi, adeguarsi e ridurre il proprio consumo medio di energia del 16% entro il 2030, del 20% - 25% entro il 2035 e giungere a uno stock abitativo a zero emissioni entro il 2050.
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Il Governo avrà l’arduo compito di pensare a come conciliare concretamente un piano di progressivo abbattimento dei consumi con la direttiva europea e con un sistema di supporto economico e agevolativo alle famiglie che dovranno sobbarcarsi il costo dell’efficientamento energetico..
Sarà , allora, veramente importante comprendere come l’Italia, anche in considerazione del fatto che, dai dati Enea, oltre il 51,8 % del patrimonio immobiliare ricade nelle classi F e G, riuscirà a intervenire.Â
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Gli interventi più papabili saranno ovviamente:
- coibentazione tetti e pareti;
- cambio finestre;
- impianti di riscaldamento.
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Tutto sarà , però, a carico dei proprietari degli immobili. Diventa difficile oggi immaginare quali potranno essere le risorse disponibili, in un’epoca in cui la maxi agevolazione al 90% e al 110% è andata definitivamente in pensione, senza che la finanziaria ne abbia allungato i termini.
Aspetteremo di vedere gli sviluppi.
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Nella speranza, anche questa settimana, di aver trattato un argomento di interesse comune, auguriamo a tutti un buon proseguimento di settimana.
Ci vediamo prossimamente con un nuovo articolo.
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Staff di Realmentecasa